Applicazione dell’analisi del cammino per il confronto fra due metodiche di fabbricazione di plantari ortopedici: calco in carico ed in scarico

RELATORE: Prof. NICOLA PETRONE (Dipartimento di Ingegneria Industriale); CORRELATORE: Dott.ssa ALESSANDRA SCARTON; LAUREANDA: LUISA RICCO

Lo studio di questa tesi propone di mettere a confronto due tipologie di fabbricazione di plantari: la prima con presa del calco in carico, la seconda in scarico.
Costruire un plantare in carico vuol dire acquisire il calco del piede mentre la persona è in piedi: la superficie plantare ne sopporterà dunque tutto il peso corporeo. Il calco costruito in scarico invece viene preso mentre il paziente è disteso su un lettino: in questo modo il piede non sarà soggetto al peso che il corpo esercita.
Lo studio insiste su questa differenza nella fabbricazione di plantari poiché, pur essendo comune alle diverse tipologie di ortesi prodotte dalle varie officine ortopediche, finora non è stata affrontata dalla comunità scientifica che, a nostra conoscenza, non l’ha mai presa in considerazione come metro di paragone.
Per l’adempimento del progetto è stata utilizzata la seguente strumentazione:
 sistema di stereofotogrammetria: per l’analisi del cammino del paziente in termini di cinematica pre/post uso del plantare;
– elettromiografo di superficie: per monitorare l’attività dei muscoli maggiormente utilizzati nella camminata;
– pedane di forza: per studiare la cinetica e quindi per valutare la forza che il piede imprime sul terreno, analizzando come varia utilizzando diversi plantari;
– solette baropodometriche: per valutare la distribuzione delle pressioni plantari durante il cammino.

Il progetto di tesi è stato formulato in 11 step:
1. Valutazione della letteratura presente sull’argomento e dei protocolli già implementati ed utilizzati in quest’ambito;
2. Reclutamento di 8 volontari tramite i check-up posturali ad INVICTUS;
3. Creazione di due tipologie di plantari per ogni volontari: calco in carico e calco in scarico;
4. Test dei protocolli di lavoro scelti per tutte le acquisizioni;
5. Presa dei calchi sia in carico sia in scarico per tutti i volontari con il protocollo verificato;
6. Gait al tempo 0: No plantari (0), Carico (0), Scarico (0) ;
7. 7 giorni di utilizzo di un plantare (scelto a random tra i due);
8. Gait al tempo 1: No plantari (1), Carico (1), Scarico (1);
9. 7 giorni di utilizzo dell’altro plantare;
10. Gait al tempo 2: No plantari (2), Carico(2), Scarico(2);
11. Conclusioni finali.

Le pressioni plantari registrate senza l’uso delle ortesi presentano picchi elevati nella zona del retropiede. L’utilizzo di ortesi invece sposta il picco di pressione nell’avampiede. In particolar modo si è notato che il plantare in scarico presenta picchi minori rispetto quello in carico. Anche l’analisi statistica, effettuata mediante ANOVA, pone come statisticamente significativa la differenza tra la condizione no plantari e plantari in scarico (con p-value nei picchi di pressione pari a 0.006 e 0.008 rispettivamente a sinistra e a destra).
Tenendo presente anche il giudizio (tramite VAS Scale) dei volontari analizzati, si può concludere che le ortesi plantari prodotte con il calco preso in scarico, riescono a smorzare le pressioni plantari redistribuendo in modo più omogeneo il peso corporeo che i piedi supportano durante un passo, donando estremo comfort e morbidezza a chi li utilizza.

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